Semplicemente Golia...la sua ultima foto al sole di gennaio...
Sofia, la.mamma di GOLIA ci ha chiamate stamattina soffocata dalle lacrime. Golia non c'è più. Per quanto noi siamo disperate come lei, allo stesso tempo siamo felici... lei ha avuto il coraggio di trasformare il numero di un canile in una vita da vivere, lei è un'adottante speciale che voleva proprio lui.. vecchio malandato e scorbutico.. perche lei è puro amore e pazienza e lei con l'amore ha fatto il miracolo. E noi non possiamo che esserle più che grate per sempre.
La lettera d'amore di mamma Sofia:
"Golia, cagnolotto color crema, scricciolo di appena 6 kg, non si sa quanti anni avesse con precisione 12, 13 forse più. Arrivato il 17 novembre da Caserta, incavolato nero!!! ( e ci credo povero Golia, dalla pazienza di gigante... dopo tanti anni di nulla! Messo in un trasportino e consegnato ad una sconosciuta!!). Mi son resa conto dalla prima sera, nonostante non si facesse toccare nè tanto meno prendere in braccio che oltre ai dolori articolari era pure mezzo cieco e sordo ( anche più di mezzo a dire la verità).
Il suo soprannome è diventato da subito Pastrocchio. Si, quei cani mix non si sa cosa, mezzo malandati e pure incavolati neri!!! Un pastrocchio da canile.
Stamattina intorno alle 6 è morto. Arresto della valvola cardiaca. Era affetto da cardiopatia grave.
Lacerante dolore, di quelli che dilaniano lo stomaco. Questo è quello che sento oggi.
Cammino per casa e non sento più tic tic delle sue unghiette sul cotto del pavimento con quella cadenza incerta tipica della sua camminata stortarella. Mi volto e lui non c'è più, si perchè dopo la prima settimana, quando Golia ha capito che si poteva fidare, bhe è sbocciato l'amore!!!! Ogni passo ed era la mia ombra. E mi chiedevo a volte se non si stancasse a seguirmi...quanti km in casa si macinava ogni giorno nel suo caparbio tentativo di non mollarmi un secondo.
Mille baci appena trovava un lembo di pelle disponibile, dalle caviglie alle mani al viso anche quando solo mi chinavo a raccogliere qualcosa.
Che dire poi delle passeggiate in campagna, durante le quali con mia sorpresa si scaracollava giù per piccoli dirupi erbosi che ai suoi occhi dovevano apparire come burroni!!! Eppure non curante del pericolo si buttava con tutta la sua forza quasi a gridare yupeee io voglio vivere!!!!! e poi arrivato in fondo ( parlo di 1 m di discesina) si strusciava all'erba fresca soddisfatto di essere illeso dopo la stoica impresa!!! E io poi lo chiamavo e faceva il verso di scappare come a dire e ora prendimi se ce la fai!!! Piccolo amore mio!!!!!
A casa aveva scoperto il piacere delle cucce comode e calde e dopo fatto le pappe si accomodava e si puliva il musino strusciandosi con forza!! Faceva la sua toilette, dolori articolari permettendo e poi ninna!!! Quando dormiva sembrava in paradiso talmente era appagato nella grande cuccia di sua sorellona Kaya grande almeno quattro volte la sua... e lei un Rott di 58 kg lo guardava per mezzo secondo e poi lo lasciava fare provando ad accomodarsi nella sua ( che le faceva a mala pena da cuscino).
Due giorni fa accennava anche al gioco: orecchie indietro e piccoli scartini laterali, gambe davanti piegate... come un cucciolo e con gli occhietti neri e vispi sembrava mi dicesse dai gioca con me! e io a far finta di prenderlo e lui via di corsa!!!
Questo era Golia: pura gioia di vivere, puro amore incondizionato. E mi fermo a riflettere, perchè? solo per una cuccia al caldo, un pò di pappe, la possibilità di correre nell'erba e la mia infinita dedizione e rispetto, attenzione e amore... bhe solo per questo lui era il cane più felice del mondo.
E ogni mattina appena mi alzavo era il primo a seguirmi, a stento ma con caparbietà mi seguiva e chiedeva subito le pappe!!! Ehi buongiorno, visto anche oggi è un' alto giorno e siamo tutti vivi e inizia un altra splendida giornata!!! Questo comunicavano i suoi occhi neri e profondi ormai quasi blu per la cataratta. Occhi di vecchio occhi di bambino felice e ingenuo. Occhi del mio Pastrocchietto che senza parole comunicava tutto.
Ho imparato tanto in questi due mesi passati con lui, mi ha insegnato tante cose questo piccolo esserino in fin di vita!! E voglio che tutti sappiano quanto si può imparare da un piccoletto così. Mi ha insegnato che la vita è fatta di piccole cose che la rendono davvero bella e meritevole di essere vissuta. Noi umani abbiamo creato una società nella quale abbiamo perso le vere priorità, quelle cose che ci rendono felici e gli animali che vivono con noi ci aiutano a ristabilire un equilibrio di valori. Mi ha insegnato Golia ad accontentarmi di poco, ad approfittare ogni minuto di una carezza, una coccola, un pisolino, un raggio di sole. Mi ha insegnato a non mollare mai, a trovare sempre il modo e l'energia di dare un senso alla vita. Mi ha insegnato a ringraziare il cielo ogni mattina quando apriamo gli occhi per una nuova giornata. Mi ha insegnato che se si è circondati da amore, affetto, rispetto, comprensione, dedizione, se siamo con le persone che amiamo e che ci amano... bhe la vita merita di essere vissuta a pieno!!!!!
Voglio ricordarlo così: due giorni fa c'era un bel sole di gennaio, caldo per essere gennaio e così ho deciso di fare due passi in campagna con i miei tati. Mi sono fermata in un praticello tra gli ulivi, dove l'erba è di un verde tenue ed è soffice e folta. C'era un tepore quasi primaverile e mi sono seduta a terra, non era bagnato. Golia che mi segue sempre si è accomodato vicino a me e ha iniziato a darmi mille bacetti. ci siamo fatti mille coccole mentre gli altri facevano i loro giri di perlustrazione... no, a Golia bastava fare pipì, cacca, mangiare due fili d'erba e annusare quel poco quanto basta... poi subito mi cercava per non staccarsi più da me. Ecco in quel momento ho respirato l'arietta fresca, ho sentito il calore del sole che riscaldava il mio maglione di lana e ho guardato Golia negli occhi, ci siamo guardati, lui mi ha dato un bacio di quelli forti forti e io l'ho stretto a me. Ecco in quel momento ho percepito la felicità. Ho sentito che vuol dire stare bene, essere sereni. Ho toccato con mano la gioia, la sensazione che dà l'essere amati e amare un essere vivente.
Per quei 10 minuti io ringrazierò Golia per tutta la vita."
Sofia, la.mamma di GOLIA ci ha chiamate stamattina soffocata dalle lacrime. Golia non c'è più. Per quanto noi siamo disperate come lei, allo stesso tempo siamo felici... lei ha avuto il coraggio di trasformare il numero di un canile in una vita da vivere, lei è un'adottante speciale che voleva proprio lui.. vecchio malandato e scorbutico.. perche lei è puro amore e pazienza e lei con l'amore ha fatto il miracolo. E noi non possiamo che esserle più che grate per sempre.
La lettera d'amore di mamma Sofia:
"Golia, cagnolotto color crema, scricciolo di appena 6 kg, non si sa quanti anni avesse con precisione 12, 13 forse più. Arrivato il 17 novembre da Caserta, incavolato nero!!! ( e ci credo povero Golia, dalla pazienza di gigante... dopo tanti anni di nulla! Messo in un trasportino e consegnato ad una sconosciuta!!). Mi son resa conto dalla prima sera, nonostante non si facesse toccare nè tanto meno prendere in braccio che oltre ai dolori articolari era pure mezzo cieco e sordo ( anche più di mezzo a dire la verità).
Il suo soprannome è diventato da subito Pastrocchio. Si, quei cani mix non si sa cosa, mezzo malandati e pure incavolati neri!!! Un pastrocchio da canile.
Stamattina intorno alle 6 è morto. Arresto della valvola cardiaca. Era affetto da cardiopatia grave.
Lacerante dolore, di quelli che dilaniano lo stomaco. Questo è quello che sento oggi.
Cammino per casa e non sento più tic tic delle sue unghiette sul cotto del pavimento con quella cadenza incerta tipica della sua camminata stortarella. Mi volto e lui non c'è più, si perchè dopo la prima settimana, quando Golia ha capito che si poteva fidare, bhe è sbocciato l'amore!!!! Ogni passo ed era la mia ombra. E mi chiedevo a volte se non si stancasse a seguirmi...quanti km in casa si macinava ogni giorno nel suo caparbio tentativo di non mollarmi un secondo.
Mille baci appena trovava un lembo di pelle disponibile, dalle caviglie alle mani al viso anche quando solo mi chinavo a raccogliere qualcosa.
Che dire poi delle passeggiate in campagna, durante le quali con mia sorpresa si scaracollava giù per piccoli dirupi erbosi che ai suoi occhi dovevano apparire come burroni!!! Eppure non curante del pericolo si buttava con tutta la sua forza quasi a gridare yupeee io voglio vivere!!!!! e poi arrivato in fondo ( parlo di 1 m di discesina) si strusciava all'erba fresca soddisfatto di essere illeso dopo la stoica impresa!!! E io poi lo chiamavo e faceva il verso di scappare come a dire e ora prendimi se ce la fai!!! Piccolo amore mio!!!!!
A casa aveva scoperto il piacere delle cucce comode e calde e dopo fatto le pappe si accomodava e si puliva il musino strusciandosi con forza!! Faceva la sua toilette, dolori articolari permettendo e poi ninna!!! Quando dormiva sembrava in paradiso talmente era appagato nella grande cuccia di sua sorellona Kaya grande almeno quattro volte la sua... e lei un Rott di 58 kg lo guardava per mezzo secondo e poi lo lasciava fare provando ad accomodarsi nella sua ( che le faceva a mala pena da cuscino).
Due giorni fa accennava anche al gioco: orecchie indietro e piccoli scartini laterali, gambe davanti piegate... come un cucciolo e con gli occhietti neri e vispi sembrava mi dicesse dai gioca con me! e io a far finta di prenderlo e lui via di corsa!!!
Questo era Golia: pura gioia di vivere, puro amore incondizionato. E mi fermo a riflettere, perchè? solo per una cuccia al caldo, un pò di pappe, la possibilità di correre nell'erba e la mia infinita dedizione e rispetto, attenzione e amore... bhe solo per questo lui era il cane più felice del mondo.
E ogni mattina appena mi alzavo era il primo a seguirmi, a stento ma con caparbietà mi seguiva e chiedeva subito le pappe!!! Ehi buongiorno, visto anche oggi è un' alto giorno e siamo tutti vivi e inizia un altra splendida giornata!!! Questo comunicavano i suoi occhi neri e profondi ormai quasi blu per la cataratta. Occhi di vecchio occhi di bambino felice e ingenuo. Occhi del mio Pastrocchietto che senza parole comunicava tutto.
Ho imparato tanto in questi due mesi passati con lui, mi ha insegnato tante cose questo piccolo esserino in fin di vita!! E voglio che tutti sappiano quanto si può imparare da un piccoletto così. Mi ha insegnato che la vita è fatta di piccole cose che la rendono davvero bella e meritevole di essere vissuta. Noi umani abbiamo creato una società nella quale abbiamo perso le vere priorità, quelle cose che ci rendono felici e gli animali che vivono con noi ci aiutano a ristabilire un equilibrio di valori. Mi ha insegnato Golia ad accontentarmi di poco, ad approfittare ogni minuto di una carezza, una coccola, un pisolino, un raggio di sole. Mi ha insegnato a non mollare mai, a trovare sempre il modo e l'energia di dare un senso alla vita. Mi ha insegnato a ringraziare il cielo ogni mattina quando apriamo gli occhi per una nuova giornata. Mi ha insegnato che se si è circondati da amore, affetto, rispetto, comprensione, dedizione, se siamo con le persone che amiamo e che ci amano... bhe la vita merita di essere vissuta a pieno!!!!!
Voglio ricordarlo così: due giorni fa c'era un bel sole di gennaio, caldo per essere gennaio e così ho deciso di fare due passi in campagna con i miei tati. Mi sono fermata in un praticello tra gli ulivi, dove l'erba è di un verde tenue ed è soffice e folta. C'era un tepore quasi primaverile e mi sono seduta a terra, non era bagnato. Golia che mi segue sempre si è accomodato vicino a me e ha iniziato a darmi mille bacetti. ci siamo fatti mille coccole mentre gli altri facevano i loro giri di perlustrazione... no, a Golia bastava fare pipì, cacca, mangiare due fili d'erba e annusare quel poco quanto basta... poi subito mi cercava per non staccarsi più da me. Ecco in quel momento ho respirato l'arietta fresca, ho sentito il calore del sole che riscaldava il mio maglione di lana e ho guardato Golia negli occhi, ci siamo guardati, lui mi ha dato un bacio di quelli forti forti e io l'ho stretto a me. Ecco in quel momento ho percepito la felicità. Ho sentito che vuol dire stare bene, essere sereni. Ho toccato con mano la gioia, la sensazione che dà l'essere amati e amare un essere vivente.
Per quei 10 minuti io ringrazierò Golia per tutta la vita."
condivido a pieno filo per segno tutto ciò che hai scritto cara SOFIA, e devo dirti che da vecchietto (ormai sono 70 che stanno venendo) sono già 25 anni che penso e vivo questa tua esperienza - posso solo dirti e spero di non offendere nessuno: la mia consapevolezza ha fatto si di trasformarmi in VEGANO, anarchico, un po' umanofobo e credo in uno speciale DIO-buono che è nel tutto: cose, essere viventi, vegetali, pianeti stelle galassie, buchi neri, in ANTONIO in GOLIA in berlusca insomma è in tutto, ma con una peculiarità negli esseri umani è buono fino a una certa età, dopo di che si infetta di una malattia che si chiama male, e questa malattia lo rende malvagio e comincia a dar molto fastidio agli altri, compreso il nostro angioletto GOLIA, io mi illudo di non avere in me il DIO malato perché vorrei andare a trovare i miei amici che sicuramente si sono trasferiti in un posto meraviglioso dove il DIO ammalato non esiste, una cosa te la posso assicurare che i miei 10 angioletti come GOLIA li ho sempre nel cuore e i bau bau e i miao miao li sento sempre, si mi fanno bagnare gli occhi, ma il cuore ce ne guadagna e mi da la forza di amare quelli che ancora mi stanno vicino- grazie di avermi dato conferma che non sono pazzo, un caro saluto a te e tanti bau bau al tuo carissimo angioletto GOLIA, buona notte da un antonio purtroppo umano
RispondiElimina